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Bocca Trabaria. Crocevia millenario di viaggiatori, santi e... travi

Benvenuti a Bocca Trabaria, il punto d’accesso della Massa Trabaria, crocevia millenario di viaggiatori, santi e... travi. 

Situato a poco più di 1000 metri sul livello del mare, il valico di Bocca Trabaria segna il confine tra Marche e Umbria, tra Valle del Metauro e Valle del Tevere. 

Siamo nel cuore della Massa Trabaria, la regione storica che deve il nome alla presenza di boschi e grandi alberi, in passato utilizzati per fornire travi e tavole da costruzione a buona parte del centro Italia. Le grandi basiliche della cristianità come San Pietro sono costruite con le travi ricavate da questi boschi, trasportate a Roma approfittando di quella autostrada d'acqua che è il fiume Tevere, che nasce non molto lontano da qui. Come scrive lo storico Vincenzo Lanciarini: “Il carattere selvoso è impresso a evidenza nella toponomastica: Carpegna, Farneto, Cerrone, Casteldelci, Faggiola, Licciano, Avellana, Sorbetolo, Sorbolongo, Spinabeto, ecc.”. 

A Bocca Trabaria la natura la fa da padrona, i crinali e le valli circostanti sono solcati da una rete di sentieri suggestivi, alcuni dei quali si possono imboccare direttamente dal piazzale che si trova alla sommità del valico.
Tra i sentieri che si affacciano sui panorami di Bocca Trabaria il più rinomato e battuto è sicuramente il Sentiero Italia che attraversa tutte le vette dell'Alpe della Luna, regalando punti panoramici dove la vista può spaziare a 360 gradi, scorgendo in un colpo solo 3 regioni. Da Bocca Trabaria infatti basta seguire il Sentiero Italia, che in questo tratto coincide con la GEA, Grande Escursione Appenninica, per arrivare a Poggio Tre Termini (1170 m.) dove Marche, Umbria e Toscana si toccano. Poco sotto il poggio sorge il Rifugio Tre Termini, struttura attrezzata a disposizione di camminatori e passeggiatori come luogo per bivacco attrezzato con cucina e bagni. Salendo in direzione di Bocca Trabaria lo sguardo è sicuramente rapito dalla Ripa della Luna, una gigantesca e ripidissima parete di arenarie stratificate, che precipita per circa 300 metri di dislivello sovrastando boschi solitari e incontaminati. È proprio la Ripa della Luna, a dare il nome a tutta la catena montuosa, merita davvero di raggiungerne la sommità per poter godere di un panorama unico di tutta la vallata del Metauro. Una volta raggiunta la Ripa della Luna non resta che toccare la cima più alta del comprensorio, il Monte dei Frati, massiccio e imponente, con i suoi 1453 metri appoggiati su fianchi boscosi. La cima, segnalata da una piramide di pietre e da un cartello, è completamente coperta da una faggeta fiabesca; poco sotto si trova il Bivacco Paolo Massi, una piccola costruzione in legno sempre aperta. Dal valico di Bocca Trabaria scende anche il torrente Meta che qui ha le sue sorgenti e dopo un percorso di circa 10km, a Borgo Pace si unirà con un altro torrente, l'Auro, per formare il Metauro, il fiume più lungo della regione Marche, che Torquato Tasso definì “ricco di storia più che di acque”. Bocca Trabaria è anche una delle due zone marchigiane dove sopravvive l'abete bianco, lascito delle abetine che fino al XII secolo ricoprivano l'intero versante della Massa Trabaria, qui un'area floristica protetta di circa 20 ettari tenta di salvaguardare questa importante biodiversità.


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