Come si capisce dal nome, quella che un tempo era chiamata “Massa Trabaria” costituiva un’importante base per la produzione di travi da costruzione. Dai boschi in montagna gli alberi venivano tagliati e inviati a valle attraverso i torrenti, sfruttando così l’energia dell’acqua. La grande quantità di boschi e la posizione privilegiata e strategica per tutto il centro Italia, hanno fatto di quest’area un centro di primaria importanza nel passato.
Borgo Pace con il suo ampio territorio era il cuore pulsante della Massa Trabaria, il luogo in cui gli alberi venivano tagliati e poi inviati a valle per la lavorazione e la vendita, in quella che era una vera e propria filiera commerciale. Lo storico Vincenzo Lanciarini scrive, a proposito della Massa Trabaria: “...come l'antichissima utilizzazione costruttiva, soprattutto delle grandi querce secolari (farnie), è ricordata nei vocaboli frequenti - Tavoleto, Tavolicci, Castello e Monte dei Fabbri, Bocca Trabaria, ecc. - e l'affluire a valle di taglie, travi, tavole, carbone grosso da "spacco" o di quercia, e sottile "cannello" di carpino e di faggio, è ricordato nelle frequentissime voci di Mercato, Mercato vecchio, Mercatello, Mercatino [...]”.
Ancora oggi è possibile vedere alcune tracce di questa antica attività: proseguendo da Lamoli verso il valico di Bocca Trabaria, dopo pochi chilometri si arriva in Località Fonte Abeti. Lì, sulla sinistra, si può imboccare un sentiero che scende verso il torrente. In diversi punti del torrente si possono osservare delle cascatelle che a guardarle meglio appaiono costruite dall’essere umano: quelli sono gli scivoli che anticamente venivano utilizzati per il trasporto a valle dei tronchi tagliati. Ed è proprio grazie a scivoli come quelli che le travi della Massa Trabaria sono state utilizzate per costruire alcuni degli edifici più importanti della nostra storia, come la Basilica di San Pietro.